Il Pedale Veneziano non è stata certo la prima società ciclistica del centro storico (ricordiamo infatti il Veloce Club Veneziano del 1894, la Società Ciclisti Veneziani del 1896, la Società Pro-Routier Autonomo Veneziano del 1907, per non parlare di una fantomatica Società Velocipedistica Veneziana addirittura del 1885) ma è l’unica delle società storiche veneziane – oltre al più giovane Dopolavoro Ferroviario di Venezia - ad essere ancora in vita, a quasi cento anni dalla sua fondazione.
Essa infatti nacque il 1 gennaio 1913 nelle sale superiori del Caffè Banca d’Italia a San Salvador - vicino al Ponte di Rialto - e risulta essere partorita dall’idea di alcuni transfughi della Pro-Routier e della disciolta Unione Ciclistica Incoraggiamento. Come presidente venne eletto Vittorio Chiozzotto, che rimase alle redini della società fino alla sua morte, avvenuta a fine anni ’40. Nel frattempo fu anche consigliere per tre anni presso il Commissariato Regionale Veneto dell’Unione Velocipedistica Italiana.
Il primo campionato sociale, disputatosi il 2 novembre 1913 in condizioni ambientali proibitive, vide al primo posto Guiscardo Zangrossi, al secondo Natale Rizzi e al terzo Luigi Deola. In quei primi anni il Pedale Veneziano si segnalò subito nelle competizioni di tutto il Veneto per le per numerose vittorie dei suoi soci, tra cui brillavano i fratelli Guiscardo e Spiridione Zangrossi, Giacomo Trame, Pietro Reatto e Armido Bertazzolo, vincitore quest’ultimo - tra le molte gare - di un Campionato Italiano Indipendenti.
E sopra tutti vegliava come un padre il presidente Chiozzotto che seguiva i suoi atleti a bordo di un vecchio side-car pilotato dal non più giovane Luigi Deola, che aveva partecipato alla vita societaria fin dal suo primo anno di vita (giungendo terzo nel Primo Campionato societario).
Ma l’atleta in assoluto di massimo spessore è stato Aimone Altissimo, vincitore per due anni consecutivi (1929 e 1930) della Popolarissima di Treviso e soprattutto – il 17 agosto 1930 - di una Milano-Modena per professionisti e dilettanti, prova di selezione per i campionati mondiali.
Con il passar degli anni la Società, dalla sede iniziale del Caffé Banca d’Italia, si trasferì presso il caffé Aurora in Piazza San Marco e poi, nel 1931, si trovava presso il Ristorante Marco Polo in calle degli Stagneri, a San Marco, mentre nel 1933 era attestata presso la trattoria “Da Nane”, in Corte dell’Orso 5495, dietro il centralissimo Campo S. Bortolomeo, quello stesso locale che qualche decennio prima – nel 1907 – vide fondare il calcio Venezia.